Insufficienza venosa e vene varicose: non prendiamoli sotto gamba

Secondo i dati emersi al convegno “Gambe, quando salute è sinonimo di bellezza”, organizzato da Onda (Osservatorio salute donna) con gli specialisti dell’Ide (Istituto dermatologico europeo), il 25% della popolazione dei Paesi industrializzati soffre di malattie vascolari e i più colpiti sono gli obesi, le donne che hanno avuto più gravidanze e gli over 60.

gambe

Insufficienza venosa: cos’è e chi colpisce
L’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori è una disfunzione delle vene che riportano con difficoltà il sangue al cuore a causa di una dilatazione progressiva delle pareti venose oppure per un danno delle valvole, che perdono la capacità di indirizzare il sangue verso l’alto. Un’altra causa, meno frequente ma non meno importante, va ricercata nell’occlusione venosa dovuta a traumi, trombosi, infezioni, compressioni dall’esterno di varia natura che bloccano il ritorno venoso al cuore.
Nei paesi occidentali l’incidenza dell’insufficienza venosa e i rischi e invalidità ad essa connessi crescono con l’età. Inoltre la predisposizione alle malattie delle vene presenta evidenti caratteri di ereditarietà: si calcola che il 60% dei maschi ed il 90% delle femmine nate da genitori con varici tendono a sviluppare a loro volta la stessa malattia.
Circa il 90% delle malattie delle vene colpisce gli arti inferiori con gonfiori, capillari, vene varicose. Nel restante 10% si possono ammalare per varie cause e con differenti modalità le vene di tutti gli altri distretti corporei.

Varici: sintomi e conseguenze
Le vene varicose, più propriamente dette “varici degli arti inferiori”, rappresentano la stragrande maggioranza delle flebopatie, oltre il 90% sono quasi sempre associate all’insufficienza venosa superficiale e talvolta anche a quella delle vene più profonde. Si associano spesso a dolore, gonfiore, senso di pesantezza, alterazioni della cute e della sensibilità, prurito e crampi notturni.
Purtroppo le varici non si limitano a causare solo disturbi ed inestetismi, ma possono complicarsi con flebiti e nel 10-20% dei casi si associano a trombosi profonda o si estendono alle vene profonde e causano embolia polmonare dallo 0,04% allo 0,018%. Inoltre sembra importante aggiungere che recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che la presenza di voluminose varici degli arti inferiori incrementa in modo significativo il rischio per infarto acuto del cuore.
Questa catena di eventi che ha inizio con le “banali” vene varicose può essere interrotta con una un’azione di diagnosi e terapia precoci!

La diagnosi
La visita vascolare è fondamentale per l’inquadramento generale del paziente e per la scelta terapeutica. Attraverso l’Ecocolordooppler, un semplice esame non invasivo in mani esperte si possono avere importanti informazioni sul quadro circolatorio dei vasi che portano il sangue al cervello, arti superiori, arti inferiori e vasi addominali. Lo specialista una volta effettuato un corretto inquadramento diagnostico sceglierà di volta in volta l’indirizzo terapeutico migliore da proporre.

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