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ToggleSpesso, quando ci si chiede quanto dura la pulizia dei denti dal dentista, si spera in una tempistica più bassa possibile. È innegabile che la visita dal dentista per quasi tutti sia, se non una seccatura, quanto meno un impegno da incastrare in agenda, e quanto prima ce la si toglie di mezzo, tanto meglio.
Ti capisco davvero.
Questa esigenza di “non perdere tempo” dei pazienti ha però nel tempo dato vita a un fenomeno su cui mi sento di dover porre l’attenzione: la pulizia dentale veloce.
A prima vista sembra quasi un vincere-vincere. Il paziente fa la sua pulizia in modo express, e il dentista, a parità di ore lavorate, effettua un numero maggiore di servizi (e di vendite).
A questa necessità di una società frenetica non manca di unirsi la guerra al prezzo più basso.
Se nei siti di coupon scontati si possono facilmente trovare pulizie a 20 euro, e gli studi dentistici sono sempre di più servirà pur inventarsi qualcosa per non perdere i clienti che preferiscono risparmiare o per cui 100€ in più o in meno fanno davvero la differenza a fine mese.
Questo insieme di fattori ha in qualche modo normalizzato sedute di igiene dentali svolte in 15-20 minuti, su cui voglio davvero metterti in allerta.
Per renderlo chiaro, sarà utile capire velocemente qual è lo scopo di una pulizia dal dentista!
A cosa serve l’igiene dentale e perché è così importante
I batteri che restano sui denti si replicano circa ogni mezz’ora, quindi 40-50 volte al giorno. Questi producono acidi molto forti che quando sono a contatto con i denti erodono lo smalto: è proprio come avere un omino che spennella in continuazione i denti con un acido.
Rimuovere la placca batterica è quindi importantissimo per la salute dei nostri denti e per il loro corretto e sano mantenimento nel tempo.
L’igiene dentale serve quindi per rimuovere in modo efficace la placca batterica.
Nei bambini, serve soprattutto ad evitare carie, mantenere sano il dente, che potrebbe decalcificarsi sotto l’effetto della placca.
Di fatto i bimbi con apparecchi fissi che hanno difficoltà a pulire bene i denti a casa, accumulano molta placca e dopo 2-3 anni di terapie ortodontiche sono pieni di carie.
Negli adulti invece, previene le malattie parodontali, causate principalmente dalla lunga e costante azione della placca sui denti.
Se non si fa la pulizia dentale si va quindi incontro a danni ai denti perché gli acidi della placca li danneggiano, creando carie e favorendo l’insorgere di malattie parodontali.
Inutile dire che il mantenimento casalingo non è di certo sufficiente: per assicurarsi una pulizia ottimale serve usare macchinari e prodotti che devono e possono essere usati solo dai professionisti.
No alla pulizia denti fai da te
Quando infatti qualcuno mi chiede come fare pulizia da soli, invito a riflettere se sia davvero il caso.
Sono disponibili sul mercato apparecchi ultrasonici a pile, ma li consiglierei solo a chi davvero vive in zone remote ed isolate e non ha alcun accesso a studi dentistici!
Tolto questo caso estremo e poco probabile, si tratta di manipoli che non vanno usati da soli. Sono difficili da maneggiare, in particolare su se stessi perché sui tuoi denti hai una visibilità limitata. È vero, aiuta a togliere la placca, ma considerando i danni che puoi facilmente causarti con il suo uso scorretto, è di gran lunga più sicuro e opportuno visitare il tuo dentista.
Come si svolge una seduta di igiene orale? Ecco perché non può durare 20 minuti

Premettendo che ogni paziente è diverso e alcuni passaggi possono essere adattati al caso specifico, una corretta igiene dentale segue determinati passaggi.
Di seguito ti riporto quelli che eseguiamo nelle nostre cliniche di eccellenza.
1) Risciacquo di un minuto circa con colluttorio a base di clorexidina
Questo primo passaggio ha lo scopo di disinfettare la bocca rimuovendo quanta più placca dentale possibile prima che il dentista inizi a lavorare con i macchinari.
Iniziare in questo modo è più sicuro sia per il paziente che per il dentista.
Gli ultrasuoni vibrano e sono anche nebulizzata dall’acqua, che ha la funzione di raffreddare il dente, che altrimenti con la vibrazione si scalderebbe molto.
Con la vibrazione, elevano micro quantità di microparticelle di acqua e saliva, creando delle microfughe che inevitabilmente vengono respirate anche dal dentista.
Considera che chi effettua la pulizia dei denti lavora con il viso a 35 cm di distanza dal paziente e, nonostante le mascherine, è inevitabile respirare microfughe.
Se il paziente è pieno di placca e l’igienista si mette a pulire senza aver disinfettato preventivamente la bocca, ha più probabilità di respirare i batteri del paziente.
2) Ablazione dentale o detartrasi
Dopo il risciacquo inizia quindi l’igiene vera e propria con ultrasuoni per rimuovere il tartaro più resistente.
In realtà i termini ablazione dentale e detartrasi si considerano come sinonimi della pulizia dentale, proprio perché consiste nell’ablazione del tartaro, ovvero la sua rimozione.
Per effettuare l’igiene dentale si usa l’ablatore, un manipolo ultrasonico che vibrando ti permette di staccare la placca dai denti.
Va usato con parsimonia, attenzione e cautela perché emette delle vibrazioni particolari che non devono mai avvenire contro il dente.
Un uso impreciso dell’ablatore rischia di danneggiare i prismi dello smalto vicino al colletto, ecco perché deve essere usato solo ed esclusivamente da persone competenti e senza fretta.
Se si sente la pressione del successivo cliente che dovrebbe accomodarsi dopo poco più di 10 minuti, è impensabile riuscire a lavorare con estrema precisione e meticolosità per una pulizia davvero profonda.
3) Curettage a mano
Cos’è il curettage o scaling and ruth planing?
Si tratta di un procedimento manuale che prevede l’uso di curette, ovvero strumenti appositi per limare le radici e togliere il tartaro sottogengivale.
A differenza della normale pulizia dentale che si fa sopra la gengiva con strumenti ultrasonici e manuali, e pulisce la parte visibile del dente, il curettage pulisce le parti interprossimali, la parte sottogengivale e leviga la radice in cui si sono formate le calcificazioni del tartaro.
4) Accorgimenti finali
Al termine della seduta si possono usare, laddove necessari, strumenti ad alta pressione che nebulizzano una miscela di particelle di acqua e bicarbonato per pulire la superficie del dente.
Se il dentista lo ritiene necessario, si possono usare paste abrasive e fili interdentali per una pulizia più accurata.
Un dentista o un igienista che fanno un lavoro scrupoloso dedicano circa un’ora a ogni paziente, in modo da poter seguire tutti questi passaggi in modo corretto.
È vero che se lo specialista ha un’ottima manualità e il paziente ha buone abitudini d’igiene orale si può impiegare di meno rispetto a pazienti con denti mal mantenuti, ma in ogni caso non è realistico effettuare una meticolosa pulizia profonda in meno di 45 minuti.
Ti invito quindi caldamente a diffidare delle pulizie express, in cui la priorità dello studio non è di certo fare un ottimo lavoro e prendersi cura di te nel modo migliore, ma inserire 3-4 pazienti in un’ora e massimizzare i profitti del tempo trascorso in studio.
Ti invito anche a riflettere sul fatto che l’ora di lavoro di un dentista ha un certo valore, e trovare una pulizia dentale a prezzi stracciati non significa che il professionista stia rinunciando al suo compenso: semplicemente lo recupera in altri modi.
Nel caso delle pulizie express, lo fa con una maggiore quantità di appuntamenti.
Ecco perché un dentista che ti dedica un’ora non potrà di certo avere gli stessi prezzi del dentista che ti offre una pulizia in 15-20 minuti.
Devo quindi prestare attenzione solo alla durata dell’appuntamento?
No. Ancora più importante è assicurarti che il tuo dentista apra un manipolo sterile davanti a te. Sembra quasi offensivo per un medico doverlo specificare, ma purtroppo nel momento in cui la qualità e la salute passano in secondo piano, e gli appuntamenti devono susseguirsi uno dietro l’altro in stile catena di montaggio, purtroppo alcuni studi utilizzano lo stesso manipolo nella bocca di 10 persone di fila, rischiando di trasmettere malattie ed epatiti da un paziente all’altro.
Perché è importante che tu sia un paziente informato
Per darti un’idea di quanto le pulizie dentali veloci siano diffuse e normalizzate, ti racconto quanto riportato da una paziente che, viaggiando molto, quando non si trova per molto tempo nei paraggi delle nostre cliniche, cerca un dentista nelle vicinanze per eseguire con regolarità la sua pulizia.
Conoscendo bene tutte queste informazioni che hai appena letto anche tu qui, una delle domande che rivolge prima di confermare l’appuntamento è la durata della seduta.
Nella stragrande maggioranza dei casi si sente rispondere “non si preoccupi, è una cosa veloce, più o meno venti minuti e abbiamo finito”.
Si dà quindi per scontato che il paziente chieda un’informazione sulla durata perché ha fretta, e meno tempo dura, più sono i punti a loro favore dello studio.
A nessuno viene magari in mente che un paziente faccia questa domanda semplicemente per sapere come organizzare l’agenda o per capire se il dentista le dedicherà il tempo necessario.
Non dovrebbe essere così, e a questo proposito voglio precisare un’ultima cosa.
Se tu in primis cerchi gli appuntamenti veloci, non te ne faccio di certo una colpa: se quello del dentista non è il tuo mestiere, non puoi sapere che una pulizia veloce non è un segno positivo.
È per questo che scrivo queste righe: laddove l’etica manca, la tua conoscenza e la tua preparazione da paziente possono essere grandi alleati, e aiutarti a compiere le scelte giuste per la tua salute.
Ricordati di darle sempre la priorità che merita.
Per rivolgerti a noi per una diagnosi aprofondita o per il tuo regolare appuntamento di igiene, puoi prenotare una visita nelle nostre cliniche di eccellenza cliccando qui.





