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ToggleNotare che un dente si muove può spaventare e mandarci in allerta: se questo succede, l’importante è intervenire subito, che si tratti un incisivo, un canino o un molare, senza sottovalutare questo sintomo e dargli tempo di peggiorare.
Purtroppo non esiste una causa unica che spiega il perché di un dente dondolante, ecco perché solo il dentista è l’unico che potrà aiutarti a fare chiarezza.
Nel frattempo, se sei alla ricerca di rimedi, voglio darti qualche informazione che ti aiuterà a conoscere meglio le cause e le conseguenze dei “denti che ballano”.
Perché i denti si muovono?
La causa più diffusa dei denti che si muovono è la malattia parodontale, ovvero una malattia che interessa i denti e la loro struttura di supporto, che include anche gengive, legamenti e ossa. Eppure non è sempre così.
La mobilità può anche essere dovuta a un sovraccarico, in particolare se il dente che si muove è solo uno.
Questo sintomo può presentarsi anche a chi ha una dentatura sana, ma con abitudini come il digrignamento, o il mordere la penna con gli stessi denti. Avere un sorriso sano non significa infatti essere al riparo da piccoli traumi ripetuti o abitudini scorrette. Nel tempo, il dente interessato può sviluppare un indice di mobilità superiore, che non sarà segno di malattia parodontale.
Rilassare la muscolatura aiuta?
Chi digrigna molto può iniziare a rilassare la muscolatura anche solo rendendosi conto di avere questa abitudine, o notando che spesso stringe con forza i denti.
Già prendere coscienza è un ottimo passo.
Il secondo step è lavorare su abitudini viziate come, per esempio, masticare gomme molto spesso.
Considera che i nostri denti e i muscoli della bocca dovrebbero essere usati soprattutto durante i pasti, mentre l’abitudine delle gomme aumenta notevolmente il tempo in cui questa muscolatura viene chiamata in causa.
Se per 6 ore al giorno vai in giro con un manubrio di qualche kg, a lungo andare creerai un’ipertrofia del muscolo, e per la bocca vale lo stesso.
Masticare e stringere denti in continuazione crea un’ipertrofia, che nel tempo ti porta a sviluppare l’abitudine di serrare i denti anche quando non hai nulla in bocca.
Dente che dondola: quando usare il bite
Se la causa della mobilità è grave o esiste un problema di occlusione importante, un dentista può valutare di correggerla con una terapia ortodontica, se invece il tuo sintomo rientra nelle condizioni di normalità o hai superato i 50 anni (e la mobilità è dovuta a un sovraccarico) il dentista potrebbe valutare di proporti un bite (una placca di riposo).
In alcuni casi il bite può essere una soluzione poiché aiuta a scaricare le forze su una placca, che si usurerà al posto dei denti.
In altri casi ancora, il tuo dentista può anche valutare di ricorrere a iniezioni di tossina botulinica nei muscoli della mandibola (masseteri), in modo da diminuire la forza con cui stringi la bocca.
Sarà in ogni caso un medico a eseguire la tua diagnosi e a indicarti il modo migliore per intervenire.
Cos’è il curettage e quando serve?
Se invece il dondolio è legato a una malattia parodontale che sta avanzando, compromettendo la struttura di supporto dei denti, è importante intervenire quanto prima. In presenza di una malattia parodontale, intervenire tempestivamente permette di curare la causa del problema e non solo di alleviarne i sintomi.
In questi casi il primo passo è procedere con una pulizia che includa un profondo curettage, un procedimento manuale che prevede l’uso di curette, ovvero strumenti appositi per lucidare le radici e togliere il tartaro sottogengivale.
A differenza della normale pulizia dentale che si fa al di sopra della gengiva con ultrasuoni e altri strumenti che puliscono la parte visibile del dente, il curettage pulisce la parte sottogengivale e leviga le radici in cui si sono formate le calcificazioni del tartaro.
Questo primo passo aiuta a rimuovere la causa principale della mobilità del dente: l’infezione batterica in corso.
In un secondo momento, in base all’entità del problema, il dentista valuterà se procedere con interventi di correzione ossea, o di ricostruzione.
Le possibili strade da percorrere sono tante e diverse e, come già detto, devono essere valutate esclusivamente da un dentista.
Si possono fermare i denti che ballano?
Sì, è possibile fermare i denti che dondolano.
Lo splintaggio è per esempio il sistema più diffuso per farlo, e consiste nell’uso di fili che si incollano ai denti, raggruppandoli e diminuendone la mobilità.
È una tecnica che unisce i denti instabili, trasformandoli in un’unica unità, che risulterà più stabile e resistente dei singoli denti.
Considera però che se la mobilità è dovuta a una malattia parodontale, lo splintaggio non risolverà affatto il problema: si limiterebbe a calmare il sintomo, ma lasciando la causa ad agire indisturbata. Solo eliminando la causa alla radice si può sperare in una soluzione permanente.
Un dentista vale l’altro? A chi mi rivolgo se un dente dondola

Se ti stai chiedendo se si possono salvare i denti che si muovono, la risposta è dipende. Dipende dal caso, dal tuo tempismo nel richiedere un controllo e dalla competenza del professionista a cui ti rivolgi. Non tutti sanno che esistono dentisti specializzati in malattie parodontali, ed è molto opportuno rivolgersi a loro se la causa della mobilità dei denti è legata a una patologia.
All’estero questa figura è riconosciuta con un titolo apposito: specialisti in parodontologia.
Negli USA esistono da circa 80 anni, in alcuni paesi europei da 30-40, mentre il nostro Ministero della Salute non ha ancora riconosciuto la parodontologia come una specialità medica.
Come puoi quindi trovare un medico specializzato in malattie parodontali?
La società italiana di parodontologia, ha al suo interno un team di medici atti a classificare, valutare e riconoscere la preparazione dei soci, che una volta esaminati vengono riconosciuti come specialisti in parodontologia e soci attivi. In Italia sono pochissimi, poco più di 100, e nelle nostre cliniche di eccellenza abbiamo a disposizione questa figura.
Grazie a questo riconoscimento, non solo è più semplice per i pazienti trovare lo specialista più vicino, ma anche per i medici stessi che, dall’Italia o dall’estero, hanno bisogno di accedere a un elenco di specialisti da raccomandare ai loro pazienti.
Perché è importante affidarsi allo specialista giusto che ti dia una diagnosi corretta?
Ogni caso è personale.
A più di un nostro paziente è stato detto dal precedente dentista che a 60 anni è normale che i denti ballino.
Lasciami dire che invece non è affatto normale, e partire dal presupposto sbagliato porta a una diagnosi sbagliata (o superficiale) che a sua volta porta a cure inutili, incorrette, inefficaci o addirittura dannose per la salute della bocca.
Purtroppo oggi è molto comune sottovalutare un segnale o addirittura curarsi in autonomia: una volta passata la fase dolorosa o scomparso il sintomo, verrebbe da pensare che sia tutto risolto.
Sottolineo quindi l’importanza di una visita diagnostica approfondita con un esperto se hai notato che uno o più denti si muovono leggermente. Prima intervieni, più sono le possibilità di risolvere il problema alla radice.
Se vuoi avere maggiori informazioni in merito o prenotare la tua visita diagnostica con gli esperti dei nostri centri di eccellenza, puoi contattarci cliccando qui.





