Indice dei contenuti
Toggle- Quali sono gli effetti collaterali degli impianti dentali zigomatici?
- In quali casi non è possibile fare un impianto zigomatico?
- Gli impianti zigomatici sono a carico immediato?
- Qual è l’iter operatorio?
- Quanto costano gli impianti zigomatici?
- Quanto dura un impianto?
- Chi fa gli impianti dentali?
- Conclusioni
La perdita dei denti può diventare un problema difficile da risolvere, ma, per fortuna, oggi esistono avanzate tecniche odontoiatriche che permettono a chi vuole tornare a sorridere di avere una risposta rapida ed efficace.
La chirurgia implantare è rivolta a chi ha perso uno o più denti e non può o non vuole fare un ponte, ovvero inserire una protesi che si regge sfruttando i denti vicini.
In linea molto generale, un impianto è un manufatto che si inserisce nell’osso, su cui viene poi inserita una protesi che ha l’aspetto di un dente naturale.
I tipi di impianti oggi a disposizione sono:
- impianti osteointegrati tradizionali
- impianti zigomatici
- impianti pterigoidei
- impianti iuxtaossei o sottoperiostei
In questo articolo ci soffermeremo sugli impianti zigomatici e chiariremo alcuni aspetti importanti per chi ne ha solo sentito parlare, come per esempio i casi in cui sono indicati o sconsigliati, qual è l’iter operatorio, l’anestesia necessaria, i suoi costi e tanti altri dubbi che possono presentarsi nel valutare questo intervento di implantologia.
Cosa sono gli impianti zigomatici e a chi sono indicati?
Un impianto zigomatico è un tipo particolare di impianto che si ancora sullo zigomo invece che sulla cresta ossea residua (l’alveolo in cui si trova la radice del dente). È più lungo rispetto al classico impianto dentale, e si rivela indicato in 5 casi critici per il paziente:
- il tessuto osseo ha subìto un pesante assottigliamento;
- l’osso non è qualitativamente adatto a un impianto tradizionale;
- l’osso non è sufficiente per sostenere il carico di impianti tradizionali;
- non è possibile ripristinare l’osso ricorrendo a tecniche chirurgiche rigenerative (come il rialzo del seno mascellare)
- il paziente con carenza di osso preferisce non attendere i tempi necessari per una ricostruzione ossea, che permetterebbe successivamente di procedere con un impianto tradizionale.
Quali sono gli effetti collaterali degli impianti dentali zigomatici?

In linea generale, più sono elevate le difficoltà di inserimento di un impianto, più sono elevati i rischi che si corrono.
Questo tipo di intervento comporta i suoi rischi. Uno è di certo legato alla necessità di dover attraversare il seno mascellare per inserire gli impianti, il che negli anni successivi potrebbe portare allo sviluppo di infezioni e sinusiti.
Altro fattore particolare è che dei 4/5 cm di lunghezza dell’impianto, solo 1 cm circa si trova effettivamente all’interno dell’osso zigomatico: la parte restante è mobile, e a dargli stabilità è la struttura protesica attaccata all’impianto.
[foto per far vedere la lunghezza dell’impianto, quella sotto è una proposta]
È per questo che gli impianti zigomatici sono indicati solo in caso di riabilitazioni di arcate intere e non di singoli denti: il numero di protesi deve essere sufficiente a dare stabilità all’intera struttura. Se le protesi dovessero essere solamente due o tre, non sarebbero sufficienti a stabilizzare i 3 o 4 cm dell’impianto che restano al di fuori dell’osso zigomatico, con conseguenze potenzialmente pericolose.
In quali casi non è possibile fare un impianto zigomatico?
Va premesso che solo una visita approfondita può determinare l’idoneità o meno di un paziente a un impianto, a prescindere dal tipo.
Ci sono tuttavia dei casi che richiedono accertamenti più scrupolosi o che possono rendere rischioso un intervento di implantologia.
Molti di questi casi sono legati alla salute dell’osso o allo stato generale di salute del paziente. È il caso di persone molto anziane, persone con estreme atrofie ossee, con problemi di metabolismo del calcio, con diabete o altre malattie che possono influenzare negativamente la buona riuscita di un’operazione.
Anche le persone che hanno recentemente subito forti radiazioni per il trattamento di un tumore, non sono idonee all’inserimento di un impianto dentale.
Il motivo è che forti radiazioni demineralizzano l’osso, che ha bisogno di diversi mesi o anni per rimineralizzarsi, tempo che varia a seconda dell’entità e della frequenza delle radiazioni. Un periodo indicativo di attesa per l’installazione di un impianto dentale è di circa 5 anni dalla fine delle terapie a base di radiazioni. Queste tempistiche, ripeto, vanno valutate da paziente a paziente.
A chi rientra in questi casi non è consigliato l’inserimento di un impianto dentale tradizionale, a maggiore ragione quello zigomatico, molto più complesso e delicato.
Personalmente, non raccomando questo tipo di impianto anche ai fumatori, poiché il fumo che passa attraverso il seno mascellare attraversato da un impianto, aumenta notevolmente la predisposizione a infezioni.
Infine, sempre per la facilità di sviluppo di infezioni, sconsiglio vivamente questa riabilitazione a pazienti con una scarsa igiene orale.
Gli impianti zigomatici sono a carico immediato?
Per impianto a carico immediato si intende un impianto (il manufatto inserito nell’osso) su cui viene inserita la protesi (la parte che ha l’aspetto del dente) nello stesso giorno.
Quindi sì, gli impianti zigomatici sono un tipo di impianto a carico immediato.
Il carico differito consiste invece nell’inserire gli impianti durante un intervento e poi attendere dei mesi prima di eseguire il secondo, in cui la riabilitazione si completa con le protesi.
Qual è l’iter operatorio?
I tempi di una riabilitazione zigomatica sono più o meno uguali a una riabilitazione tradizionale (per esempio tramite all on four): è il posizionamento dell’impianto a essere diverso.
Trattandosi di un intervento un po’ più invasivo, può essere consigliata una sedazione chimica del paziente.
I tempi dell’intervento in sé variano in base alla dimestichezza e manualità del dentista, in genere spaziano dalla mezz’ora alle 4 ore.
In Hospitadella, l’intervento di riabilitazione completa può durare da mezzora a un’ora per un’arcata: 5-20 minuti per preparare l’arcata e 5-10 minuti per ogni impianto.
In altre parole, il tempo che trascorri in studio durante questa prima parte dura circa un’ora e mezza.
A questo punto prendiamo le impronte di posizione degli impianti e le mandiamo in laboratorio mentre aspetti rilassandoti in sala d’attesa o in studio.
Appena il nostro laboratorio ha completato le protesi, le inseriamo e vai a casa riuscendo da subito a parlare e a mangiare. Per abituare gradualmente l’osso a ricevere i colpi della masticazione chiediamo di non masticare in modo aggressivo.
Quanto costano gli impianti zigomatici?
A influire sul costo finale di un impianto ci sono vari fattori.
- l’impianto (parte inserita nell’osso);
- la protesi (parte esterna, con la forma del dente);
- l’intervento.
La riabilitazione completa mediante impianti zigomatici (includendo l’intervento, l’inserimento degli impianti e la struttura protesica) può essere circa un 30 o anche 50% più costosa rispetto a una riabilitazione eseguita con impianti tradizionali.
Ecco in particolare cosa influisce sul costo finale.
L’impianto
Il costo della vite e del connettore di un impianto zigomatico hanno un costo di produzione maggiore rispetto alla vite, molto più piccola, di un impianto tradizionale.
Qui entrano in gioco i materiali scelti, dai meno ai più pregiati, con rendimenti, caratteristiche, qualità e prezzi diversi.
Il titanio è il materiale più usato, ma non è l’unico.
In generale, gli impianti di miglior qualità sono quelli composti da leghe ad alto contenuto d’oro e possono costare anche 80€ al grammo.
La lega in titanio, per esempio, negli impianti da noi selezionati, ha un contenuto minimo d’oro che varia dal 45% al 55%, fuso con altri metalli preziosi come platino, palladio e iridio (uno dei metalli più costosi al mondo).
Un altro materiale spesso richiesto è lo zirconio, più costoso del titano e adatto a persone molto sensibili alle leghe metalliche o che per ragioni di ecologia e sostenibilità preferiscono questo tipo di materiale.
La lega cobalto-cromo è invece utilizzata per gli impianti più economici, ma le sconsiglio poiché possono creare delle reazioni che compromettono la durata di un impianto, oltre a esporti a fastidiosi (o pericolosi) rischi di rigetto, a infezioni o a danni ai denti e all’osso.
L’intervento
L’intervento ha un costo maggiore per due motivi.
Il primo è che, trattandosi di un’operazione più complessa, meno comune e che richiede una curva di apprendimento più alta al dentista che lo esegue, necessita della disponibilità di un medico con maggiore esperienza.
Così come per ogni professione, quanto più è specializzato un professionista, tanto più alto sarà il costo da sostenere per usufruire delle sue prestazioni.
Il secondo motivo è che l’intervento include anche la prestazione di un secondo medico specializzato: l’anestesista. Mentre per alcune procedure si può procedere con sedazioni poco profonde, nel caso degli impianti zigomatici è generalmente prevista l’anestesia generale.
Le protesi
Questo è l’unico elemento che influisce sul costo finale senza differenze rispetto all’impianto tradizionale.
In entrambi i casi, i costi della protesi variano notevolmente a seconda delle modalità di produzione e dai materiali usati.
Come per gli impianti tradizionali, è opportuno considerare che nel giorno dell’intervento si inseriscono delle protesi provvisorie, poiché quelle definitive devono essere progettate con precisione in seguito all’assestamento dell’impianto. Ciò richiede un tempo che varia tra 6 mesi e un anno.
È il caso di specificare che non è chirurgicamente corretto lasciare le protesi inserite il giorno dell’intervento (e definirle già definitive o fisse) perché lo stato della bocca cambia.
Il giorno dell’intervento le gengive sono ancora gonfie. Quando poi tornano al loro stato naturale, la protesi non aderisce più allo stesso modo, e lascia più spazio tra i denti. È fondamentale procedere alla sostituzione con protesi precise e definitive per evitare che in questi spazi si accumulino più batteri e germi, aumentando la predisposizione a infezioni o patologie come la piorrea.
In alcun modo ti consiglio di affidarti a studi dentistici con prezzi eccessivamente bassi per impianto poiché la qualità della materia prima, con alte probabilità, non sarà adeguata a un manufatto che deve restare nella tua bocca per tutta la vita, senza causarti danni, problemi e brutte sorprese.
Quanto dura un impianto?
Tutta la vita, se inserito e mantenuto nel modo corretto.
La chimica salivare di ogni persona è diversa, alcuni pazienti hanno bisogno di pulizie professionali ogni 3 o 4 mesi, altri ogni 6.
L’igiene dentale periodica è fondamentale sia per verificare lo stato di salute della bocca, sia perché lo spazzolino di certo non è sufficiente a rimuovere tartaro, batteri o sporco nascosto.
E se questo vale per chi ha denti naturali in ottimo stato di salute, vale a maggior ragione per chi usa protesi.
È per questo che in Hospitadella garantiamo a vita gli impianti, certi della qualità dei nostri interventi di eccellenza, ma a condizione che il paziente si sottoponga puntualmente alle regolari sedute di igiene indicate nel suo piano di trattamento.
Chi fa gli impianti dentali?
I professionisti a cui rivolgerti per l’implantologia dentale zigomatica sono medici con competenze ed esperienza in chirurgia e parodontologia applicata all’inserimento di impianti.
È importante precisare che esistono impianti più semplici e più complessi. Gli interventi più delicati richiedono una curva di apprendimento molto più alta al dentista abilitato ad eseguirli, motivo per cui non in tutti gli studi dentistici queste alternative potrebbero essere presentate ai pazienti.
Conclusioni
La stragrande maggioranza dei pazienti può fare una riabilitazione di un’arcata senza dover fare ricostruzioni ossee e rialzi del seno mascellare, motivo per cui gli impianti zigomatici sono consigliati solo se effettivamente si rientra nei 5 casi descritti sopra.
Personalmente, a chi rientra nella piccola percentuale di persone che invece dovrebbero sottoporsi a ricostruzioni o rialzo del seno mascellare, suggerisco di intraprendere questa strada come prima scelta, rispetto a optare direttamente per un impianto zigomatico per via delle controindicazioni di cui ho parlato sopra.
Infine, come per ogni intervento che riguarda la nostra salute, è fondamentale essere certi di affidarsi a medici esperti, con grande esperienza e alti standard di qualità sulle procedure di diagnosi, di intervento e sulla scelta dei materiali usati.
Ricorda che stiamo parlando di interventi che riguardano il tuo volto e il tuo sorriso. Gli effetti del lavoro del dentista ti accompagneranno per il resto della tua vita, è quindi importante saper scegliere con cura.
Se stai valutando questo tipo di impianti e sei interessato a sapere di più sugli interventi di riabilitazione più adatti a te, contattaci per una consulenza personalizzata cliccando qui.





