Nella terapia delle varici degli arti inferiori, oltre alla consolidata chirurgia e al laser endovascolare, lascleroterapia ecoguidata con schiuma rappresenta una valida alternativa che persegue l’obiettivo di garantire una migliore efficacia e durata nel tempo dei risultati, una minore invasività ed esiti estetici migliori.
Due elementi costituiscono le novità della scleroterapia ecoguidata con schiuma e cioè: l’utilizzo dell’Ecocolordoppler e di un mezzo sclerosante “solido” come la schiuma.
La scleroterapia (iniezione di farmaci ad azione sclerosante) è conosciuta e praticata da tempo con farmaci tradizionali che se preparati in forma schiumosa, secondo questo innovativo metodo, possono essere usati con maggiore efficacia e sicurezza.
Quali sono i VANTAGGI nell’utilizzo della SCHIUMA SCLEROSANTE?
L’agente sclerosante, iniettato in forma schiumosa, viene monitorato attraverso l’immagine ecografica che consente la valutazione del percorso di espansione della schiuma nel lume venoso. La trasformazione in schiuma del liquido sclerosante permette inoltre di ottenere una sclerosi più efficace in virtù del fatto che la densità della schiuma allontana meglio il sangue ed espone l’interno del vaso al contatto più intimo e durevole con la sostanza chimica scelta. Si evidenzia inoltre un vasospasmo della parete venosa, molto utile nella riduzione dei volumi efficaci e quindi degli effetti collaterali.In casi è indicata la SCLEROTERAPIA CON SCHIUMA?
L’utilizzo della scleromousse è indicato nel caso di varici recidive (post safenectomia o parvectomia) con reflussi inguinali in cui la chirurgia risulta spesso pericolosa per rischio emorragico. Inoltre risulta molto efficace con le varici safeniche quando la grande safena non supera 1,2 cm di diametro e la valvola terminale risulta ancora continente. Ottima indicazione anche per le piccole safene (safene esterne) e per varici con controindicazione alla terapia chirurgica o per rifiuto della stessa da parte dei pazienti.
Come si effettua la sclerosi ecoguidata con schiuma?
La tecnica avviene con una o più iniezioni sotto guida ecografica. Non necessita di alcuna forma di anestesia o ricovero. È ripetibile e poco costosa.Subito dopo l’iniezione al paziente viene chiesto di indossare una calza elastica, normalmente di seconda classe di compressione, che va mantenuta per qualche giorno (in genere non oltre i sette giorni) e viene invitato a riprendere immediatamente la deambulazione e le normali attività quotidiane e lavorative. Nel corso delle settimane successive la vena trattata va incontro dapprima a chiusura con processo infiammatorio limitato e poi alla trasformazione in un condotto rigido e chiuso (sclerosi), che nel tempo viene ‘riassorbito’ dall’organismo. A distanza di un mese il paziente va ricontrollato con un ecodoppler e, se necessario, la ecosclerosi va completata o ripetuta. Nella maggior parte dei casi però una sola seduta è sufficiente.




